lunedì 1 luglio 2013

Il SUP Surfing

Lo stand up paddling, stand up paddle surf o semplicemente SUP ha radici polinesiane,ma sono le isole Hawaii il luogo in cui ha origine la versione moderna di questo sport che sta spopolando in tutto il mondo.

In lingua hawaiana è definito “Ku Hoe He’e Nalu” ovvero “stare in piedi, pagaiare per surfare un'onda” e infatti, è proprio in questo modo che nei primi anni ’60 i Beach Boys di Waikiki, controllavano i gruppi di allievi e si divertivano a fare foto ai turisti.

In generale il SUP, e' un metodo di allenamento, alternativo al surf, non è vincolato da nessuna condizione meteo particolare e può essere praticato in mare aperto, nell’oceano, nei fiumi, nei laghi sia in assenza che in presenza di onde anche solo di 30 cm.


Le tavole da SUP sono vere e proprie tavole da surf, dotate di pinnette in poppa e quindi sensibilissime alle onde, hanno una lunghezza che varia dai 3 ai 4 metri circa e la differenza con i longboard è che sono più stabili e larghe, permettendo così un equilibrio maggiore soprattutto nelle fasi iniziali di apprendimento. Molte tavole sono dotate di attacco per la vela e deriva centrale.

I documenti moderni riguardanti il SUP risalgono al 1940 con il padre del surf moderno Duke Kahanamoku.
Per quanto riguarda il panorama nazionale, il SUP in Italia si è ormai affermato e sta prendendo piede sempre di più.

Nel 2007, sul litorale di Ostia, Fabio Giacomini, noto costruttore artigianale di tavole per gli sport da onda, importo' tale disciplina. Egli, che dal 2005 risiede all'estero, e precisamente a Durban, in Sudafrica, per motivi legati alla sua professione, vide qui' un Sup, usato da Jason Ribbinks, noto campione locale e ne immagino' il futuro attraverso una disciplina sportiva legata al surfing.

“Appena vidi il suo utilizzo mi venne il pensiero all’Italia e alla soluzione di molti di quei problemi legati alla mancanza di onde. La mia idea però era ed è quella di creare un SUP più vicino possibile al surfboard tradizionale, dando l’opportunità anche così ai surfisti italiani di poter praticare con costanza sui nostri mari. Ricordo infatti che il SUP è in ogni caso una tavola galleggiante e quindi parte anche con un’onda micro quale quella media italiana. Non mi sono più fermato e secondo me quello dei SUP surfboard sarà il futuro del surf in Italia”

Con l'intenzione di diffondere il piu' possibile questa disciplina, ha creato con la collaborazione dell'ASI, la FISS ASD. Il progetto si prefigge di diffondere la conoscenza di questo sport attraverso la formazione di istruttori qualificati tecnicamente, e praticando l' insegnamento direttamente nelle scuole pubbliche.

Un lungo percorso che si spera porti alla creazione di un vero e proprio Campionato Nazionale Sup Surfing su tutto il territorio Italiano.