Un libro, curato da Fabio Argentini e Luca Aleandri, rispettivamente consiglieri del C.R. ASI Lazio e del C.P. ASI Roma, che ripercorre la storia del campione inglese che ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore di tutti i tifosi di calcio.
Dopo una lunga serata con i compagni di squadra, Gazza tirava il gruppo in allenamento gridando «C’mon Guys», andiamo ragazzi. Quella stessa frase Paul John Gascoigne, idolo biancoceleste, la scrisse con un pennello su uno stendardo. Su un pezzo di stoffa, durante i lavori di esecuzione di una coreografia prima di un derby. Lo slogan, in un amen, manco a dirlo, venne adottato ed eccolo lì, a campeggiare nella scenografia, sotto una sciarpa riprodotta su un telone a ricoprire la Curva Nord. L’originale, invece, cioè quello scritto direttamente da Gascoigne, venne messo in bella vista, sulla vetrata che divideva gli spalti dalla pista di atletica. C’mon Guys, dunque, due parole ormai indissolubilmente legate a un personaggio particolarmente amato dal pubblico biancoceleste.
Un libro diviso in capitoli. In occasione del 50simo compleanno di Gazza, è in edicola il libro “C’mon Guys”, in abbinamento con il Corriere dello Sport. Il libro racconta non solo la storia di Gascoigne ma anche di un’epoca e di un lungo filo conduttore tra la Lazio, la sua gente e l’Inghilterra, lì dove il calcio ha visto la
luce. Ed è la storia della nascita di una nuova Lazio che, grazie anche a Gascoigne, comincia a varcare i confini nazionali. Centosessanta pagine tra testi, foto bellissime, molte inedite e box di approfondimento.
Il libro su Gascoigne è diviso in capitoli. Il primo racconta la storia di Gascoigne dall’esordio con il Newcastle al Tottenham, dalla Nazionale inglese alla Lazio, accolto all’aeroporto da migliaia di tifosi. Anni dopo Gazza racconterà: «La Lazio è stata una scelta d’amore. Non è retorica. A Fiumicino mi sono commosso: tutta quella gente ad aspettarmi… Incredibile. La Lazio mi è stata accanto anche dopo l’infortunio. Non me lo posso dimenticare». Il racconto su Gazza arriva fino ai giorni nostri, al suo ritorno all’Olimpico nel 2012, per concludersi con il film in cui lui è protagonista, insieme alla gente laziale. Nel volume scorre la vita di questo campione amato quanto sfortunato, talentuoso quanto folle, misurato in ogni suo eccesso nel bene come nel male. I suoi scherzi sono diventati leggenda come la sua generosità.
Il secondo capitolo racconta la sua storia biancoceleste, attraverso le prime pagine e gli articoli del Corriere dello Sport.
Il terzo ospita tante testimonianze di chi, con questo straordinario compagno di viaggio, ha condiviso momenti belli e anche tristi.
Infine, l’affascinante e controversa storia che lega la Lazio al calcio d’oltremanica. Con i tifosi laziali per cui Gascoigne è stato benzina sul fuoco: con una Nord già proiettata verso il tifo all’inglese non poteva esserci un idolo più rappresentativo.
Per concludere, una carrellata sui campioni tutto genio e sgregolatezza, un’ampia galleria di immagini e tanto altro ancora.