martedì 9 settembre 2014

Linee guida di indirizzo in materia di certificati medici

Con il decreto firmato dal Ministro della salute Beatrice Lorenzin  l’8 agosto 2014 “Linee guida di indirizzo in materia di certificati medici per l’attività sportiva non agonistica”, si fa chiarezza sulla definizione di attività sportiva non agonistica.

Il documento arriva proprio alla vigilia dell’inizio dei corsi e delle attività parascolastiche e risponde a tutte le domande relative alla tematica. Chi dunque deve fare i certificati, quali sono i medici certificatori, la periodicità dei controlli e la validità del certificato, gli esami clinici, ecc, ecc.

Sarà un aiuto anche per gli stessi medici che dovranno attenersi semplicemente al modello fac simile emesso dal decreto.

Si chiarisce inoltre un altro punto, ovvero che linee guida non si applicano all’attività ludica e amatoriale, per le quali il certificato resta facoltativo e non obbligatorio, come stabilito dal Decreto legge 69 del 2013 e confermato da una nota interpretativa del Ministero.


Chi deve fare il certificato

  • gli alunni che svolgono attività fisico-sportive parascolastiche, organizzate cioè dalle scuole al di fuori dall'orario di lezione
  • coloro che fanno sport presso società affiliate alle Federazioni sportive nazionali e al Coni (ma che non siano considerati atleti agonisti)
  • chi partecipa ai Giochi sportivi studenteschi nelle fasi precedenti a quella nazionale

Quali sono i medici certificatori

  • il medico di medicina generale per i propri assistiti
  • il pediatra di libera scelta per i propri assistiti
  • il medico specialista in medicina dello sport ovvero i medici della Federazione medico-sportiva italiana del Comitato olimpico nazionale italiano

Quando fare i controlli e quanto dura il certificato

  • Il controllo deve essere annuale
  • Il certificato ha validità annuale con decorrenza dalla data di rilascio

Quali esami clinici sono necessari

  • Per ottenere il rilascio del certificato è necessaria l'anamnesi e l'esame obiettivo con misurazione della pressione e di un elettrocardiogramma a riposo effettuato almeno una volta nella vita.
  • Per chi ha superato i 60 anni di età associati ad alti fattori di rischio cardiovascolare, è necessario un elettrocardiogramma basale debitamente refertato annualmente.

E’ chiaramente sottointeso che il medico potrà  prescrivere ulteriori esami a tutti coloro che riterrà necessario.