"Il mondo delle associazioni e delle società sportive ha già perso milioni di euro di introiti e migliaia di posti di lavoro: se il 4 maggio non si consentirà la riapertura degli impianti capaci di assicurare la sicurezza sanitaria, moltissime realtà sportive dei territori sono destinate a morire". Così Pietro Di Paoloantonio, Presidente di Asso Impianti Sportivi, associazione che rappresenta gestori pubblici e privati di impianti dedicati allo sport.
"Chiediamo con forza al Ministro dello Sport Spadafora e al Governo indicazioni chiare per riaprire le strutture e interventi di sostegno al settore - prosegue -. Servono la detrazione al 100% delle spese sostenute per la sanificazione, per l'acquisto di DPI e per il riassetto delle strutture, un incremento del fondo stanziato al Credito Sportivo, ad oggi completamente insufficiente, e il riconoscimento di un credito di imposta del 60% sugli affitti anche per tutti quegli immobili, non rientrati nella categoria catastale C1, in cui vengono svolte le attività sportive. E' inoltre necessario semplificare le pratiche autorizzative per la realizzazione di strutture removibili e temporanee, così da consentire la creazione di spazi all’aperto per svolgere la pratica sportiva in sicurezza fino alla fine dell'emergenza Covid-19", conclude.