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domenica 25 ottobre 2020

Firmato il DPCM che sospende le attività di palestre e piscine


"Sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per quelli con presidio sanitario obbligatorio o che effettuino l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi; ferma restando la sospensione delle attività di piscine e palestre, l'attività sportiva di base e l'attività motoria in genere svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento": questo il contenuto del Dpcm che entra in vigore lunedì (26 ottobre), fino martedì 24 novembre.

Sono state annunciate da Conte misure di sostegno economico previste in Gazzetta sin dai primi della settimana entrante.

Un decreto che ha spiazzato tutti. Soprattutto dopo i controlli degli organi deputati che non avevano riscontrato irregolarità significative nelle palestre e nelle piscine italiane.

martedì 8 settembre 2020


A pochi giorni dal (presunto) inizio dell’anno scolastico nella Regione Lazio, sono ancora tante le incertezze che ne caratterizzano l’avvio. È proprio di ieri la notizia che tutte le scuole del X Municipio di Roma e del Comune di Fiumicino, parliamo di decini di istituti e migliaia di alunni coinvolti, hanno scritto al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, esprimendo la loro forte preoccupazione per la ripresa delle lezioni in presenza, chiedendo di valutarne il differimento a dopo lo svolgimento del referendum costituzionale.

 

I presidi evidenziano che, nonostante gli sforzi messi in atto dai singoli istituti, ad oggi ci sono notevoli criticità derivanti da problematiche che non dipendono da loro, in primis l’organico del corpo docenti insufficiente, lavori edili per gli adeguamenti degli spazi ancora non conclusi e la totale mancanza di notizie relative alla consegna degli arredi scolastici.

 

Oltre ad alunni, professori e famiglie, chi rischia, anzi chi sta pagando le conseguenze maggiori di tutte queste incertezze è il mondo dell’associazionismo di base, che conta numerose associazioni sportive, con tutto il loro carico di atleti, che si vedono messo in discussione tutta la programmazione dell’anno sportivo che sta per cominciare.

giovedì 2 luglio 2020

SPORT: NEL LAZIO DA OGGI (2 LUGLIO) RIPARTONO ANCHE DISCIPLINE DI CONTATTO

Firmata l’Ordinanza del presidente, Nicola Zingaretti con cui si dà via libera da oggi alla ripresa delle discipline sportive di contatto, dopo lo stop forzato dovuto all’emergenza Coronavirus.
“Alla luce del trend dei contagi nel Lazio, siamo nelle condizioni di procedere alla riapertura, da oggi stesso, anche per questa tipologia di sport. Ne siamo felici, perché lentamente e con la prudenza necessaria, stiamo garantendo agli appassionati, ai professionisti e agli operatori di riaccendere i motori delle loro attività. L’obiettivo è stato frutto di un serrato e fruttuoso confronto con tutti gli attori coinvolti, condividendo le problematiche e le richieste avanzate. Oggi quindi facciamo un passo in avanti con consapevolezza, per ripartire tutti sempre con l’obiettivo di tutelare la salute delle nostre comunità.”, commenta Zingaretti.
In particolare:

venerdì 26 giugno 2020

Il no alla ripresa degli sport da contatto è una decisione conservativa e insensata

La decisione del Comitato Tecnico-Scientifico della Protezione Civile di non riprendere l’attività per quanto attiene gli sport da contatto è in controtendenza rispetto ai dati rassicuranti della curva epidemiologica, a quanto indicato dalle linee guida per le singole discipline che stabiliscono misure di sicurezza da attuare e alla ripresa complessiva delle attività nel Paese. 
"Il popolo degli sportivi, quanti giocano su un campo da calcetto o in una villa la domenica mattina, attendono il via libera per potersi lasciare alle spalle un periodo difficile. E questo attendono anche i tantissimi gestori di palestre e circoli sportivi la ripresa dei quali è lenta, fragile e piena di insidie. Decisioni quantomeno esagerate non aiutano la ripartenza", ha spiegato il nostro Presidente Claudio Barbaro. 

giovedì 11 giugno 2020

Due possibilità di contributo a fondo perduto

Contributo a fondo perduto tramite l'Agenzia delle Entrate. Le domande potranno essere inviate a partire da lunedì 15 giugno
Un contributo a fondo perduto può essere richiesto da numerosi soggetti titolari di partita Iva che esercitano attività d’impresa o di lavoro autonomo tra cui anche le attività sportive che abbiano i requisiti.
 
L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato il modello attraverso il quale imprese e partite Iva possono richiedere i finanziamenti a fondo perduto previsti dal decreto Rilancio. Le domande potranno essere inviate a partire da lunedì 15 giugno: il modello pubblicato sul sito dell'Agenzia dovrà essere compilato e inviato mediante il canale telematico Entratel oppure un'apposita procedura web che potrà essere seguita sul portale Fatture e Corrispettivi. C'è tempo fino al 24 agosto.
Come possiamo richiedere il contributo?
I finanziamenti a fondo perduto possono essere richiesti compilando elettronicamente il modello, che dovrà essere presentato tra il 15 giugno e il 24 agosto. Come sopra anticipato, per trasmetterlo, si potrà utilizzare il canale telematico Entratel/Fisconline: nell'area del portale riservata a Fatture e Corrispettivi con una procedura dettagliata da seguire. Ci si potrà anche avvalere di un intermediario. 
Qui di seguito illustriamo alcuni argomenti di interesse, tuttavia consigliamo di leggere approfonditamente gli allegati alla presente
https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/provvedimento-10-giugno-2020.

mercoledì 10 giugno 2020

Accesso al fondo perduto per circa 15mila Asd e Ssd

"Chi gestisce un impianto sportivo, ha avuto maggiori danni. E' importante consentire a tutti di iniziare nel migliore dei modi anche in virtù del fatto che tante Asd e Ssd si appoggiano a questi impianti", così ha spiegato il Ministro Spadafora.
Nei prossimi giorni verranno pubblicati i criteri di accesso al Fondo Perduto per le circa 15.000 asd e ssd per le quali risulta un contratto di locazione registrato presso l’Agenzia delle Entrate. La prima finestra, da lunedì prossimo e per tutta la settimana, è rivolta a tutte quelle associazioni che hanno un contratto di locazione sia con impianti pubblici che privati.
Non vi saranno, viene promesso, richieste burocratiche complicate ma solo il riferimento agli importi che corrispondono al contratto di locazione e altre informazioni relative ad altre agevolazioni già avute. 

domenica 31 maggio 2020

8 giugno: una nuova finestra per indennità collaboratori sportivi e fondo perduto per ASD/SSD

Con una diretta Facebook, il ministro Spadafora, ha comunicato che è stato Firmato dal ministro Gualtieri il decreto attuativo delle risorse previste nel c.d. Decreto Rilancio.
Ciò comporterà il trasferimento dei fondi alla società Sport e Salute che, già dalla fine della prossima settimana, potrebbe bonificare i 600 euro di indennità, per il mese di marzo, ai circa 47.000 collaboratori sportivi che ancora non l’hanno ricevuto. Negli stessi giorni dovrebbero essere bonificati i bonus anche per i mesi di aprile e di maggio.

domenica 24 maggio 2020

Linee guida per lo svolgimento dell’attività sportiva di base

Pubblicate le “linee guida per lo svolgimento delle attività sportive di base” - emanate ai sensi del DPCM del 19 maggio 2020 e dei precedenti atti normativi. 
Tale documento recepisce quanto indicato dalle istituzioni governative, ossia la “responsabilità dei singoli enti riconosciuti dal CONI e/o dal CIP (Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di promozione sportiva, Federazioni Sportive Paralimpiche, Discipline Sportive Paralimpiche, Enti di promozione sportiva paralimpica) di emanare appositi protocolli applicativi di dettaglio - o integrare quelli già adottati. Quest’ultimi, oltre alle indicazioni del presente documento, dovranno tenere conto delle specificità delle singole discipline e delle indicazioni tecnico-organizzative al fine di garantire il rispetto delle misure di sicurezza da parte dei soggetti che gestiscono impianti sportivi e che rientrano nella propria rispettiva competenza” 

giovedì 21 maggio 2020

LE MISURE PER LO SPORT DELLA REGIONE LAZIO

Pubblicati i bandi con le misure per il sostegno allo sport della Regione Lazio

martedì 19 maggio 2020

Ordinanza del Presidente della Regione Lazio 19 maggio 2020, n. Z00042

Pubblicata l’ordinanza della Regione Lazio relativa al “Riavvio di ulteriori attività economiche, produttive e sociali. “‼️
Ora è ufficiale, anche nel Lazio dal 25 maggio 2020 sono consentite le seguenti attività economiche e produttive:
  • palestre e piscine;
  • l’attività di somministrazione di alimenti e bevande all’interno di centri e strutture sportive, nonché dei centri ricreativi e culturali, fermo restando la sospensione degli eventi e delle competizioni sportive e la sospensione degli spettacoli aperti al pubblico in base a questo stabilito dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 maggio 2020;
  • fermo restando la sospensione delle attività delle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica stabilito dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 maggio 2020 è consentita l’attività corsistica individuale (a titolo esemplificativo e non esaustivo: scuole di musica, di danza, di pittura, di fotografia, di teatro, di lingue straniere ecc.).

lunedì 18 maggio 2020

Ordinanza del Presidente della Regione Lazio 16 maggio 2020, n. Z00041

Con ordinanza regionale n. Z00041 16 maggio 2020, relativamente alle misure per la prevenzione e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-2019, in vista del riavvio di attività economiche, produttive e sociali a decorrere dal 18 maggio 2020, si specifica che
1) lo svolgimento di attività sportive individuali, anche presso strutture e centri sportivi, nel rispetto delle misure di sanificazione e distanziamento fisico tra gli atleti, nonché tra atleti, addetti e istruttori, con esclusione di utilizzo degli spogliatoi, piscine, palestre, luoghi di socializzazione;
2) l'attività nautica di diporto;
3) il pilotaggio di aerei ultraleggeri;
4) l'attività di pesca nelle acque interne (fiumi, laghi naturali e artificiali) e in mare (sia da imbarcazione che da terra che subacquea);

18 e 25 maggio, 15 giugno... Il calendario della ripartenza

DAL 25 PALESTRE E PISCINE APERTE. IL DPCM E LE ORDINANZE REGIONALI.
Da domani, lunedì 18 maggio si potrà uscire da casa senza alcuna giustificazione. Cadono tutte le limitazioni alla libertà personale. Si potrà andare dove si vuole, incontrare le persone, muoversi con mezzi pubblici e privati ma ancora fino al 2 giugno si dovrà rimanere nell'ambito della propria Regione. Il nuovo DPCM, in allegato, che segue al Decreto del Presidente della Repubblica di ieri, prevede l'apertura di negozi al dettaglio, punti legati alla cura della persona, ristoranti, bar, stabilimenti balneari, luoghi di culto, musei. A livello sportivo, in attesa di avere chiarezza in merito agli adempimenti da adottare, saranno permessi gli allenamenti di sport anche di squadra e lo svolgimento di attività sportiva e motoria all’aperto. Ma dovremo attendere il 25 maggio per la riapertura, a livello nazionale, di palestre, piscine e centri sportivi e il 15 giugno per teatri e cinema. Saranno le singole Ordinanze Regionali (in aggiornamento nel box di seguito) a valutare eventuali ulteriori modifiche nell'alveo dell'azione governativa.

venerdì 15 maggio 2020

DECRETO RILANCIO: le misure per lo sport dilettantistico

In 464 pagine per 256 articoli il decreto legge approvato il 13 maggio scorso dal Governo, interviene con misure e incentivi per il “rilancio” del Paese: così infatti è stato ribattezzato il nuovo provvedimento di misure e incentivi finalizzati a fronteggiare la crisi economica conseguente all’emergenza Covid-19, che, vedendo la luce a metà maggio, ha necessariamente dovuto abbandonare l’appellativo originario di c.d. Decreto Aprile.
Al momento della pubblicazione di questo contributo il testo del provvedimento è ancora una versione non ufficiale e su questa base forniamo una prima lettura delle disposizioni che interessano più da vicino il comparto sportivo, con l’avvertenza che per il testo definitivo e l’entrata in vigore del decreto legge si dovrà attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

martedì 12 maggio 2020

Credito sportivo. I criteri di accesso al Decreto Liquidità

L’Istituto per il Credito Sportivo ha elaborato i criteri e il relativo regolamento per rendere accessibili, ai soggetti interessati, i finanziamenti erogati in base al ‘Decreto Liquidità’. Nelle prossime ore saranno pubblicati sul sito di ICS. Come è noto, il Governo ha dato vita e finanziato il Comparto Liquidità del Fondo di Garanzia e del Fondo Contributi Interessi in gestione all’Istituto per il Credito Sportivo (articolo 14 del decreto Legge 8 aprile 2020, n.23), per consentire l’erogazione di mutui – senza garanzie e a tasso 0 - destinati alla base del mondo sportivo, che in questo drammatico momento sta vivendo, come anche il resto del Paese, un momento emergenziale.
Il mutuo ICS per Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche si chiamerà “Mutuo light liquidità”. 

martedì 5 maggio 2020

Regione Lazio, un tavolo per la ripartenza

Si è svolta oggi (5 maggio 2020) una riunione, ovviamente a distanza, organizzata dalla Regione Lazio, alla presenza del Capo di Gabinetto del Presidente della Regione Lazio Albino Ruberti e del Delegato allo Sport della Presidenza della Regione Lazio Roberto Tavani.
Al tavolo, oltre agli esponenti regionali, in rappresentanza degli EPS, il Presidente ASI Lazio Roberto Cipolletti insieme a Monica Zibellini (Aics) e Daniele Rosin (Csi),  per il CONI Lazio Riccardo Viola ed esponenti di diverse Federazioni e dell’Associazionismo Sportivo.
Sono state illustrate le misure messe in campo dalla Regione Lazio per sostenere lo sport regionale, e preannunciato che anche la Regione Lazio, di concerto con il Governo, sta lavorando alle linee guida e ai protocolli da attuare per la riapertura degli impianti sportivi che, presumibilmente ed in maniera graduale, avverrà dal 18 maggio in poi.

domenica 3 maggio 2020

Ordinanza Regione Lazio del 2 maggio 2020 - Fase 2

Con ordinanza del Presidente della Regione Lazio del 2 maggio 2020, relativamente alla cosidetta "fase 2", vengono date delle indicazioni anche relative all'attività sportiva, che di seguito vengono riportate:
Con riferimento alle attività sportive, sono consentite a decorrere dal 6 maggio 2020, le seguenti attività:
a. l’allenamento in forma individuale di atleti professionisti e non professionisti riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, nel rispetto delle 
distanziamento sociale e senza alcun assembramento in strutture a porte chiuse, anche per gli atleti di discipline sportive non individuali;

martedì 28 aprile 2020

Emergenza Covid-19 e ricadute sullo sport, intervista a Roberto Cipolletti

Chiarezza ed aiuti concreti da parte del Governo è quanto chiede a gran voce Roberto Cipolletti, presidente ASI Lazio e vicepresidente Asso Impianti Sportivi.
Sheyla Bobba ha intervistato per Disputandum, su Radio SenzaBarcodeRoberto Cipolletti presidente ASI Lazio nonché vicepresidente di Asso Impianti Sportivi. Si è discusso con lui della mancanza di chiarezza ed aiuti concreti del Governo ai gestori pubblici e privati di impianti sportivi. Da qui le richieste avanzate dall’associazione Asso Impianti Sportivi, a rappresentare quest’ultimi.
Subito l’esplicito riferimento è alla pandemia e a quello che sta portando questa grave crisi non soltanto economica, ma proprio dal punto di vista sociale. Coronavirus e quanto sta succedendo al nostro Paese per ciò che riguarda gran parte della popolazione italiana, lo sport argomento non ancora toccato da SenzaBarcode. Roberto Cipolletti ha dunque ricordato “lo sport in Italia è un comparto che con il suo indotto arriva quasi al 4% del Pil”, che vede impegnate alcune centinaia di migliaia di persone tra tecnici, atleti, arbitri, dirigenti sportivi i quali di tale passione hanno fatto il loro lavoro. Ci sono poi anche venti milioni di praticanti. Sottolinea Cipolletti “chi pratica sport ne guadagna psichicamente e fisicamente, in salute. Ne guadagna quindi pure il sistema sanitario nazionale”.

domenica 26 aprile 2020

Coronavirus: Asso Impianti Sportivi, riapertura o sport muore

"Il mondo delle associazioni e delle società sportive ha già perso milioni di euro di introiti e migliaia di posti di lavoro: se il 4 maggio non si consentirà la riapertura degli impianti capaci di assicurare la sicurezza sanitaria, moltissime realtà sportive dei territori sono destinate a morire". Così Pietro Di Paoloantonio, Presidente di Asso Impianti Sportivi, associazione che rappresenta gestori pubblici e privati di impianti dedicati allo sport.

"Chiediamo con forza al Ministro dello Sport Spadafora e al Governo indicazioni chiare per riaprire le strutture e interventi di sostegno al settore - prosegue -. Servono la detrazione al 100% delle spese sostenute per la sanificazione, per l'acquisto di DPI e per il riassetto delle strutture, un incremento del fondo stanziato al Credito Sportivo, ad oggi completamente insufficiente, e il riconoscimento di un credito di imposta del 60% sugli affitti anche per tutti quegli immobili, non rientrati nella categoria catastale C1, in cui vengono svolte le attività sportive. E' inoltre necessario semplificare le pratiche autorizzative per la realizzazione di strutture removibili e temporanee, così da consentire la creazione di spazi all’aperto per svolgere la pratica sportiva in sicurezza fino alla fine dell'emergenza Covid-19", conclude.

mercoledì 22 aprile 2020

Ecco cosa si cela dietro un impianto sportivo (vuoto)

Un video "documentario"per far conoscere le difficoltà che stanno oggi affrontando i gestori di impianti.

In poche ore ha già raggiunto migliaia di visualizzazioni: un video “documentario” che cerca di spiegare quanti sacrifici ci siano dietro questo lavoro e quali siano i costi di gestione di un impianto sportivo, nello specifico una piscina.

Al contempo spiega quale sia il valore, indiscutibile, che la pratica sportiva, sia essa amatoriale o agonistica, costante e continuativa, apporta al sistema socio-sanitario del Paese.

A fronte di questo, sottolineano i gestori, scarse se non nulle, sono le attenzioni del Governo che si è “dimenticato” di un settore, quello dello sport di base, che conta un milione tra tecnici, atleti e dirigenti che fanno di questa passione un lavoro, decine di migliaia di impianti sportivi, oltre 20 milioni di praticanti ed un’incidenza sul pil, con l’indotto, di quasi il 4%.

“Non abbiamo certezze; le date di riapertura sono solo ipotesi che variano di giorno in giorno, non sappiamo quali saranno e in che modalità dovremmo applicare le misure di sicurezza sanitaria, con tutte queste incertezze e con i costi che corrono, non sapremo se potremo riaprire le porte”.


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sabato 4 aprile 2020

Bonus di 600 euro per i collaboratori sportivi. Emanato il decreto attuativo

Ancora dubbi sulle decisioni prese.
Da domani, ore 14 - secondo le indicazioni del Ministro Spadafora -  sul sito di Sport e Salute sarà visibile un numero di telefono al quale mandare un SMS con il proprio codice fiscale. Si riceverà, sempre per messaggio, un numero di prenotazione e l’indicazione del giorno e della fascia oraria in cui sarà possibile compilare la domanda sulla piattaforma.
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, ha emanato il decreto attuativo dove sono definite le modalità di presentazione delle domande a Sport e Salute per ricevere l’indennità di 600 euro una tantum prevista dal Decreto Legge “Cura Italia” per il mese di marzo 2020 a favore dei collaboratori sportivi (art. 96, decreto-legge 17 marzo 2020, n.18).
Da quanto emesso, emergono già i primi interrogativi. Quando sarà pronta la piattaforma? Domanda lecita perché si fa riferimento alla giornata di domani per l'invio dell'sms ma non c'è traccia di altra indicazione sul parto della stessa. Secondo: l'indirizzo di priorità ai percettori che hanno registrato un massimo di diecimila euro - di redditi inerenti al decreto - esclude una parte consistente se non maggioritaria della platea dei soggetti a cui dovrebbe essere finalizzato il Decreto stesso. In più, anche i tempi di assegnazione - 30 giorni dalla ricezione di una domanda i cui tempi di presentazione sono indefiniti  - lasciano forti dubbi. L'assegnazione del bonus non può non considerarsi prioritario per le persone che devono riceverlo e per le loro famiglie. Ogni ritardo è colpevole. Per non parlare di uno slalom tra i documenti richiesti in pieno stile burocratico nostrano. Grave in un periodo emergenziale.