lunedì 15 aprile 2013

Genitori, un valore aggiunto?

Questo fine settimana, come capita spesso, mi sono recato ad assistere ad una delle manifestazioni organizzate dal nostro Ente.

Come sempre lo spettacolo è stato splendido. Vedere gli sforzi organizzativi, diventare concreti, è una sensazione entusiasmante, e che ti riempie di orgoglio.
Non nascondo quanto sia fiero dell'Ente che rappresento e dei miei numerosi collaboratori che giorno dopo giorno, con tenacia e sacrificio, raggiungono importanti risultati.
Sempre "sul campo" mi confronto con allenatori, atleti, organizzatori, giudici di gara e qualche volta anche con genitori.

E' inutile nasconderlo, i genitori sono una componente fondamentale per la riuscita della attività dello sport di base, possono le società e le associazioni prescindere dall'apporto dei genitori all'attività delle stesse? Secondo me, no, e per tanti motivi che tutti ben conosciamo.

Pero' questa energica carica positiva, sempre più spesso, degenera e rischia di rendere vani gli sforzi di tutto coloro che, quotidianamente si mettono in gioco per far raggiungere, agli atleti, risultati importanti.

Nello specifico, ciò che mi ha spinto a questa riflessione, è un episodio accaduto in questo fine settimana. Al termine di una bellissima giornata di sport, a risultati acquisiti, premiazioni fatte, lo speaker ha ringraziato il giudice di gara, non pensando alla reazione che andava suscitando.


Questo ha scatenato la chiassosa disapprovazione di alcuni genitori che hanno espresso il loro disappunto con dei sonori buuuu e pollice versi (neanche fossimo all' arena con i gladiatori).
Grazie alla prontezza degli organizzatori e dirigenti, si e' tornati, subito alla calma, ma un episodio del genere rischia di scalfire irrimediabilmente gli sforzi di chi, tramite lo sport, vuole  trasmettere valori che possano far crescere piccoli atleti nel rispetto dell'avversario e delle regole.

Mi rendo conto che un genitore che veda leso, dal suo punto di vista, un diritto del proprio figlio, si senta in dovere di intervenire in difesa dello stesso, ma ci si dovrebbe rendere conto comunque, che questi comportamenti creano danno, soprattutto, a coloro che si vogliono difendere.

Dirigenti e allenatori, hanno proprio il compito di far rispettare i diritti dei propri atleti, ma sempre nel rispetto delle regole, per riuscire a farli diventare non solo ottimi professionisti, ma anche grandi uomini, in grado di vincere e avere successo, dentro e fuori dal campo.

I genitori dovrebbero fidarsi di piu'.